Stagione
In forma di studio
Con Greta Tommesani e Federico Cicinelli
Drammaturgia e messa in scena Greta Tommesani e Federico Cicinelli con la collaborazione di Daniele Turconi
Cura del movimento Beatrice Pozzi e Angela Piccinni
Collaborazione con scene Marta Montevecchi
Produzione Cranpi, 369gradi e Romaeuropa Festival
DEBUTTO: Romaeuropafestival 2023
CA-NI-CI-NI-CA è un progetto di ricerca e uno spettacolo (per ora in forma di studio) sullo sfruttamento lavorativo e sulle modalità con cui si comunicano le cause sociali.
Il progetto nasce dal desiderio di rappresentare lo sfruttamento lavorativo nelle filiere agro-alimentari (in particolare, in quella della salsa di pomodoro) non tanto come una situazione emergenziale, quanto come un fenomeno determinato dalle dinamiche di un sistema produttivo dominato dalla Grande Distribuzione Organizzata. Questo desiderio si è unito a quello di esplorare i limiti di una comunicazione pietista che rappresenta i braccianti migranti come vittime per cui si può provare (al massimo) pietà, ma sempre da una posizione di distacco e superiorità.
Ciò che interessava era ricercare una rappresentazione di questi soggetti come persone e lavoratori che il pubblico non percepisse come totalmente estranei, ma vicini per alcuni aspetti del modo di vivere e pensare al lavoro. Quindi sono stati messi a fuoco elementi in comune a esperienze lavorative trasversali a diversi settori (oltre a quello agricolo, quello sociale e culturale) e caratterizzate da (auto)sfruttamento e precarietà: il potere di mercato di chi determina il prezzo (del lavoro o del prodotto stesso) in una filiera produttiva; l’ossessione alla produttività che, combinata con il senso di identificazione con il proprio lavoro, porta all’autocontrollo e all’autosfruttamento da parte del lavoratore; il senso di responsabilizzazione individuale per i propri (in)successi professionali collegato all’idea di merito; la concezione della salute mentale come funzionale alla propria produttività e alla resilienza come lavoratori; l’attitudine a trovare soddisfazione nel “fare bene un lavoro” (perché non è possibile spesso trarre soddisfazione dal lavoro che si fa in quanto degradante, ripetitivo, sfiancante o privo di senso).
Greta Tommesani si è laureata in Cooperazione Internazionale e lavora nella progettazione sociale. Ha seguito formazioni attorali, in scrittura scenica e in conduzione di laboratori teatrali nelle scuole Grock – Scuola di teatro e Comteatro (a Milano) e con le compagnie Artestudio (a Roma) e Frigoproduzioni, tra gli altri. Dal 2021 porta avanti il progetto “CA-NI-CI-NI-CA”, sostenuto dai percorsi di “Powered by REf” e “Animali Fantastici & Dove Trovarli”.