Repertorio

L'ultima cena_la cena degli ultimi
Il tema della mancanza di cibo per gran parte dell’umanità come monito etico e lascito morale.

Il progetto sostenuto da Expo in città, ha portato lo spettacolo L’ultima cena_la cena degli ultimi nelle mense dei poveri e nei refettori,  inaugurando la Stagione teatrale 2015/2016.

Nello spettacolo  autori della letteratura internazionale (da Neruda a Prevert alla Szymborka) vengono intrecciati con la tradizione italiana di Manzoni, Gadda ed Eduardo, fino a quella popolare racchiusa nella Commedia dell’arte e nei grandi autori comici come Scarpetta, Campanile e Totò. Tutti raccolti intorno al cibo o, spesso, alla mancanza di cibo, come icasticamente descrive Martin Caparròs nel frammento tratto dal suo libro “La fame”.

Video proiezioni declinano l’icona dell’Ultima cena leonardesca nei suoi molteplici  significati ed interpretazioni, per stringere poi sui miseri pasti degli ultimi del mondo.

Gli attori si muovono fra il pubblico  in una relazione diretta e immediata che crea un clima di convivialità, in cui la riflessione profonda sgorga istintiva, frutto naturale del  lavoro silenzioso che ogni spettatore compie dentro di sé.