Monologo tratto dal romanzo Dita di dama di Chiara Ingrao
Adattamento drammaturgico e regia di Laura Pozone e Massimiliano Loizzi
Produzione APARTE Ali per l’arte in collaborazione con Teatro della Cooperativa
Vincitore del Premio del Pubblico al Festival di Resistenza e Memoria Istituto Cervi nel 2019
Vincitore del Premio del Pubblico al Festival Ermo Colle nel 2022
Inserito nel palinsesto culturale I TALENTI DELLE DONNE del Comune di Milano nel 2020

Nell’autunno del '69, Francesca sogna di fare la veterinaria, Maria di continuare a studiare. Sono amiche cresciute nello stesso cortile della periferia romana, ma il loro destino lo decidono i padri: per la prima la facoltà di Legge, per la seconda il lavoro in fabbrica, tra scioperi e fumi di piombo. Attraverso gli occhi di Maria scopriamo la nuova vita sua e delle altre operaie, sempre in bilico tra il comico e il drammatico. Sullo sfondo l’Italia che cambia, Piazza Fontana, la legge sul divorzio, lo Statuto dei lavoratori. Maria, da timida e impacciata ragazzina, si trasforma in “una tosta”, “una con le palle”. Un piccolo spaccato dell’Italia operaia negli anni che vanno dal 1969 ai moti di Reggio Calabria del 1972. Nel romanzo così come nello spettacolo c'è tanta ironia, si ride anche, pur parlando di '69 operaio, di fabbrica e di lotte operaie.

Stagione 2024/2025